Grotte Alpi Apuane

Antro del Corchia - Levigliani - Stazzema -

- L'ingresso turistico dell'Antro del Corchia è situato nel paese di Levigliani comune di Stazzema. Il paese di Levigliani si trova lungo la strada che collega Seravezza a Castelnuovo Garfagnana. L' ingresso all'Antro è situato a circa due chilometri dal paese di Levigliani, si raggiunge unicamente con il bus navetta, in partenza ed arrivo dal paese, il biglietto d'ingresso alla grotta comprende anche la navetta. La grotta è accessibile al pubblico tramite visite guidate, il tempo di percorrenza all'interno è di circa due ore, la lunghezza complessiva della visita è di circa 2000 metri. Il percorso utilizza circa 646 metri di passerelle in acciaio, per un totale di 1005 gradini. La temperatura dell'aria si mantiene pressoché costante nel corso dell'anno intorno a  7- 8 gradi. Pertanto per effettuare la visita, si consiglia di indossare indumenti appropriati alla temperatura e calzare scarpe con suola in gomma o scarponi da trekking.

 Speleologia nella Alpi Apuane -

Le realtà speleologiche in Apuane sono evidenti anche a chi di grotte non si è mai interessato, infatti l'escursionista che calpesta i sentieri, sia quelli sul versante marino che quello Garfagnino si può spesso imbattere nei tipici fenomeni carsici che fanno ipotizzare la presenza di notevoli cavità.

Le doline, depressioni circolari create dallo sprofondamento di una sezione di terreno a seguito del crollo di una galleria sotterranea o formate dal lento scorrere dell'acqua che dissolve i terreni calcarei in un'area molto ristretta provocando queste voragini. Le varie fratture soffianti, che d'inverno in quota sciolgono la neve e d'estate a valle rinfrescano gli escursionisti, fanno intuire che i fenomeni legati alle grotte in queste montagne assumono un carattere estremamente importante.

L'esplorazione delle grotte in Apuane ha origini antichissime; tralasciando i vari siti frequentati fin dalla preistoria (Grotta all'onda, Castelvenere ecc.) abbiamo testimonianza di studi del Vallisneri, naturalista Garfagnino che già nel 1700 descrisse la Tana che Urla (Fornovolasco - Vergemoli) con rigore scientifico e con l'occhio del naturalista. L'inizio del 900 da poi il via ad' un'epoca di grandi scoperte: viene esplorato da un team di speleologi di tutta Italia buona parte dell'Antro del Corchia, che grazie ai suoi labirinti raggiunge al giorno d'oggi uno sviluppo di circa 60 Km e una profondità di 1200 metri, con 13 ingressi. La febbre dell'esplorazione si espande a tutta la catena Apuana e, a parte la forzata sosta a causa del periodo bellico, gli anni '40 sono caratterizzati da campagne esplorative in altre zone Apuane: viene sceso l'Abisso Revel, verticale unica di oltre 300 metri di profondità situato in Vetricia sotto il Rifugio Enrico Rossi alla Pania della Croce, con un'epica e audace punta del Gruppo Speleologico Fiorentino supportato anche da un reparto dell'esercito per il trasporto dell'enorme mole di materiali. Negli anni '50 e '60 si vedono i primi campi esplorativi in Valle Arnetola e Monte Tambura, fino arrivare a quella che noi speleo consideriamo (era moderna) con l'introduzione di tecniche piu' sicure, veloci e leggere, che permettono a piccole squadre di esploratori di raggiungere notevoli profondità in assoluta autonomia. Per capire l'importanza del carsismo in Apuane dobbiamo per forza citare alcune cifre: oltre all'Antro del Corchia, complesso con maggior sviluppo in Europa, è in Apuane la grotta piu' profonda d'Italia, l'Abisso Roversi con i suoi 1340 metri di dislivello dall'ingresso al fondo situato in Carcaraia, sul versante nord del Monte Tambura. Nella stessa Carcaraia si trova anche il Complesso Saragato-Aria Ghiaccia-Gigi Squisio, che vanta oltre 35 Km di sviluppo e una profondità di 1250 metri, l'Abisso Perestrojka, l'Abisso Mani Pulite e Abisso Chimera, tutti con profondità oltre i 1000 metri. L'attività speleologica in Apuane è intensa e frenetica quindi non vi stupite quando incontrerete su qualche sentiero dei personaggi infangati e vestiti con delle tute bizzarre, con imbrachi carichi di moschettoni e una lucina in testa.  Per tutti quelli che hanno intenzione di avvicinarsi a questa meravigliosa attività o sono semplicemente incuriositi possono trovare informazioni sulla nostra attività esplorativa e didattica sul sito:

 http://www.speleogarfagnana.blogspot.com/

 Pietro Taddei, Speleoclub Garfagnana C.A